Udine, 1 ott - "La Giunta regionale sta adottando una
politica dell'intermodalità lungimirante e sostenibile per far sì
che l'obiettivo del minor impatto del trasporto delle merci sul
territorio venga attuato con modelli economicamente efficaci. Non
sempre lo spostamento delle merci dalla strada alla ferrovia
risulta economico, soprattutto sulle distanze medio-brevi, visti
i costi elevati della manovra ferroviaria. Si possono invece
ridurre gli impatti del trasporto su strada attivando nuove
politiche con gli autotrasportatori, in particolare con la
introduzione di nuovi combustibili, valorizzando così anche il
grande patrimonio di investimenti che la categoria ha messo in
atto in questi anni".
È quanto ha riportato l'assessore regionale a Infrastrutture e
territorio Cristina Amirante rispondendo oggi ad
un'interrogazione presentata in Consiglio regionale sul tema
dell'aumento del traffico merci sull'autostrada 4.
Come ha specificato l'assessore il Tavolo tecnico di lavoro, con
finalità di coordinamento e promozione del sistema logistico del
Nord-Est si è riunito più volte, a settembre, ottobre, dicembre
2023 e infine ad agosto 2024. "Si sono svolti, inoltre - ha
aggiunto Amirante - ulteriori incontri mirati, sia per
approfondire alcuni temi relativi agli investimenti e alle
attività di infrastrutturazione del comparto stradale,
autostradale e ferroviario del Nord-Est, che hanno coinvolto Rfi,
Uniontrasporti, gestori di strade e autostrade, sia per valutare
la possibile partecipazione congiunta delle Regioni del Nord-Est
alla Transport Logistic 2025".
Durante le prime due sedute del Tavolo tecnico è stata elaborata
una proposta unitaria dei temi da affrontare durante il primo
anno di insediamento dello stesso e di quelli da portare ai
prossimi Stati Generali, che si svolgeranno il prossimo 9 ottobre.
Per quanto poi attiene ad un paventato aumento del traffico
pesante lungo le infrastrutture che attraversano la nostra
regione, si deve rilevare che per le restrizioni al traffico
pesante sull'asse del Brennero, le Associazioni di categoria
degli autotrasportatori hanno chiesto al Ministero dei trasporti
che, contestualmente a qualunque misura limitativa della capacità
di circolazione dei mezzi pesanti al Brennero, venga sospeso il
divieto notturno sulla A12 e la maggiorazione del pedaggio
notturno sulla A13.
"Sembrerebbe quindi esclusa la volontà di percorrere la A4 e la
A23 come alternativa. Non possiamo tuttavia escludere - ha detto
Amirante - che alcuni vettori scelgano questa soluzione ma
possiamo ragionevolmente ritenere la cosa marginale; per quanto
attiene alla frana del Frejus si parla di traffici che viaggiano
verso ovest pertanto andranno ad interessare corridoi
trasportistici non di nostra pertinenza".
Per quanto riguarda, infine, il recente deragliamento nel tunnel
del San Gottardo risulta che l'esercizio ferroviario attraverso
il tunnel sia stato ripristinato completamente il 2 settembre
scorso.
"Voglio ricordare anche l'impegno con cui questa Regione sta
affrontando l'annosa questione del nodo di Udine, trovando una
soluzione definitiva che rafforzi realmente l'intermodalità nel
cuore della nostra piattaforma logistica regionale" ha concluso
Amirante.
ARC/SSA/gg